Con il Decreto Legge n. 205 dell’11 novembre 2016, Anas è stata incaricata dal Governo di provvedere al ripristino ed alla messa in sicurezza della viabilità delle infrastrutture stradali di propria competenza nonché di coordinare e supportare gli interventi su quelle di competenza degli enti territoriali e locali.

In attuazione del Decreto, l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 408 del 15 novembre 2016 ha nominato l’ing. Fulvio M. Soccodato, responsabile Assetto Infrastrutturale Rete di Anas, Soggetto Attuatore per il coordinamento degli interventi di messa in sicurezza e di ripristino della viabilità delle strade di competenza di Anas e, dove necessario, delle Regioni e degli Enti gestori locali.

I COMPITI DEL SOGGETTO ATTUATORE

Fase di prima emergenza

L’art. 4 dell’Ordinanza CDPC 408/2016 articola l’azione del Soggetto Attuatore secondo due fasi: di programmazione degli interventi di ripristino e della viabilità e di attuazione degli stessi.

Per la fase di programmazione, il comma 2 dell’art.4 richiede di:

  • effettuare l’aggiornamento della ricognizione delle criticità inerenti alla rete viabilistica interessata dagli eventi sismici sulla base delle segnalazioni dei gestori nonché degli esiti dei sopralluoghi appositamente programmati ed eseguiti;
  • individuare, all’esito della ricognizione, gli interventi minimi essenziali per garantire il ripristino della viabilità;
  • redigere un programma di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale, contenente gli interventi realizzabili mediante tempistiche e finalità coerenti con la gestione emergenziale unitamente alle priorità d’intervento.

Per la successiva fase di attuazione, il comma 4 dell’art.4, richiede di:

  • assicurare il coordinamento operativo ed il monitoraggio dell’esecuzione degli interventi del programma;
  • provvedere direttamente alla realizzazione degli interventi di propria competenza e di quelli di competenza dei gestori locali qualora la capacità operativa di questi ultimi e le esigenze emergenziali indicate dalla DiComaC non consentano agli stessi di provvedere autonomamente.

Per svolgere questi compiti, il Soggetto Attuatore si avvale delle strutture centrali e territoriali di Anas.

I tecnici di Anas, a partire dal 18 novembre 2016, hanno effettuato sopralluoghi e ispezioni tecniche sull’intera rete viabilistica interessata dal sisma, congiuntamente ai tecnici dei rispettivi enti gestori. Si tratta di una superficie complessiva di circa 7.600 kmq che comprende 4 Regioni, 10 Provincie, 140 Comuni e oltre 1770 centri abitati, per una rete stradale di 15.300 km, dei quali 11.000 km di competenza Comunale.

Al fine di attuare gli interventi necessari al superamento delle criticità censite, il Soggetto Attuatore ha redatto il Programma degli interventi – d’intesa con Regioni, Province ed enti gestori – articolato in stralci incrementali e successive rimodulazioni.

Fase successiva

Al fine di garantire la continuità delle attività, l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 475 del 18 agosto 2017 ha affidato ad Anas anche il coordinamento operativo e il monitoraggio degli ulteriori interventi necessari a completare il ripristino della viabilità nell’area colpita dal sisma del Centro Italia. Si tratta degli interventi sulle strade comunali e secondarie non compresi negli stralci già approvati del Programma di ripristino della viabilità la cui competenza, dal 7 aprile 2017 al termine della fase di prima emergenza, è passata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (OCDPC n. 444 del 4 aprile 2017).

Il Soggetto attuatore, quindi, a partire da agosto 2017 assicura, oltre all’esecuzione del primo e secondo stralcio del Programma, già approvati, anche l’attuazione degli ulteriori interventi compresi nel terzo stralcio approvato e reso operativo dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il 30 marzo 2018; le attività condotte dal Soggetto Attuatore continuano per l’ultimazione del quarto e del quinto stralcio del Programma, e sono sviluppate in piena continuità, metodologica ed operativa, con gli stralci già approvati, al fine di programmare ed attuare gli interventi minimi necessari a risolvere le ulteriori criticità segnalate e censite.

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 475 del 18/8/2017

Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 444 del 4/4/2017

Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 408 del 15/11/2016

Decreto legge n. 189 del 17/10/2016, convertito con modificazioni in legge n. 229 del 15/12/2016